IL TRENO DELLA MEMORIA

E’ un lungo viaggio nella storia e nella memoria quello che hanno compiuto i bambini delle classi quinte e i ragazzi delle classi prime della scuola secondaria di I grado di Centallo a partire dal mese di gennaio, attraverso un progetto educativo riassumibile in tre parole: Storia, Memoria e Riflessione.

In circa due mesi i bambini e i ragazzi hanno affrontato temi importanti, sempre attuali, sulla libertà e il rispetto, scegliendo due diverse destinazioni che li hanno aiutati a sentirsi parte di questo viaggio non ancora giunto al termine.

Il Memoriale MEMO4345 di Borgo San Dalmazzo

L’esperienza vissuta è stata profondamente emozionante e toccante e durante la visita al Memoriale di Borgo San Dalmazzo – MEMO4345 – i bambini hanno potuto vedere con i propri occhi la sofferenza e l’orrore della Shoah, e comprendere come questi eventi tragici non siano lontani nel tempo e nello spazio, ma possano verificarsi anche nel nostro mondo attuale. Ascoltare la guida raccontare la storia di quelle famiglie colpite dai rastrellamenti e costrette al lavoro forzato, prima a Borgo e poi nel campo di Auschwitz, ha fatto comprendere come il razzismo, l’odio e l’antisemitismo siano mostri che purtroppo sono ancor oggi presenti e che è doveroso saper riconoscere affinché non prendano mai più il sopravvento nei tempi bui della ragione.

“VIAGGIO AD AUSCHWITZ a/r” della compagnia teatrale Melarancio

Lo spettacolo teatrale “VIAGGIO AD AUSCHWITZ a/r” messo in scena al cinema/teatro Lux di Centallo ha dato ai bambini e ai ragazzi della scuola media l’opportunità di ascoltare le storie delle famiglie colpite dalla deportazione ad Auschwitz e di entrare in empatia con l’attore che ha condiviso il suo cammino e le parole che lo hanno guidato durante la sua esperienza. Qui di seguito si riporta un estratto dell’evento, per comprendere la complessità dello spettacolo messo in scena per i ragazzi della scuola secondaria:

La nuova versione di VIAGGIOADAUSCHWITZ a/r, nella veste di teatro e concerto, grazie alla fusione del teatro di narrazione con la musica dal vivo, potenzia la sua dimensione spettacolare, pur non derogando alla sua forza emozionale originale. Ne risulta uno spettacolo, che alterna momenti drammatici a situazioni serene e gioiose in un mix di avventura e riflessione. È una restituzione del cammino, ma non è un diario di viaggio: prima della partenza Gimmi Basilotta ha chiesto alla gente, agli amici, che gli prestassero delle parole con cui riempire le sue valigie; ne ha raccolte 76, una per ogni giorno di viaggio. Le parole sono diventate la lente attraverso cui, durante il cammino, ha guardato e cercato le cose, attraverso cui ha vissuto le tante esperienze ed avventure; parole che sono diventate per lui un limite, che lo ha costretto ed aiutato ad entrare nel profondo della realtà, a focalizzare le sensazioni e vivere le emozioni. Lo spettacolo è dunque il frutto del racconto del cammino, ma soprattutto delle parole che lo hanno guidato; parole che vengono condivise, giocate e sentite attraverso la continua interazione con il pubblico, che diventa a tratti protagonista e custode prezioso di un pezzo di storia del nostro recente passato.

I laboratori a classi aperte dei bambini e bambine delle classi quinte di Centallo

Infine, nella giornata laboratoriale condotta a classi aperte, i bambini hanno avuto la possibilità di esprimere le loro emozioni attraverso attività artistiche come la realizzazione di disegni e la creazione di farfalle tramite l’arte dell’origami, un modo per toccare con mano la miriade di emozioni che li hanno attraversati.

Partendo dalla lettura delle poesie di Terezi e passando all’ascolto e visione de I nidi degli uccelli di Paolo Capodacqua con il contributo di Michele Gazich, continuando con l’immersione nella musica del film Schindler’s list e nel docufilm L’arte ricorda la Shoah, i bambini hanno concluso questo viaggio emozionante e coinvolgente con la lettura de La Stella che non brilla di Guia Risari. 

Tutte queste esperienze hanno permesso ai giovani di riflettere sulla Shoah e di comprendere l’importanza di non dimenticare il passato per evitare che orrori simili possano ripetersi. L’emozione che hanno provato i bambini e i ragazzi durante questo progetto resterà con loro per sempre, lasciando un’impronta indelebile nella loro memoria.

A nome e per conto della scuola, l’insegnante Alice Silvestro insieme a tutto il gruppo dei docenti di scuola primaria di Centallo che hanno preso parte all’iniziativa: Marco Pirra, Alessia Monge, Daniela Costamagna, Elda Rinaudi, Sonia Martini, Giorgio Borgognone e Aurora Zavattero

Skip to content